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Giornata contro la violenza sulle donne! STOP!

Nessuno ci ha mai chiesto se eravamo pronte ad affrontare questo tunnel, molte volte invece ci siamo chieste perché proprio a noi.
Sognavamo un amore da favola, abbiamo aperto i nostri cuori, le nostre fragilità più intime e mai avremmo pensato che il medesimo sarebbe diventato un incubo, lo scherzo più beffardo del destino, perché non è umanamente pensabile che tutto ciò sarebbe stato usato da qualcuno per farci male. Ancora più assurdo il fatto che questo “qualcuno” è colui che diceva di amarci e per il quale abbiamo cambiato il corso della nostra vita. Eppure, ci siamo ritrovate in quella prigione, così, all’improvviso, sotto gli occhi impotenti di chi era al nostro fianco e assisteva piano piano al più tetro degli spettacoli.
Elaborare la violenza, significa rendersi conto di aver amato un uomo che in fondo non c’è mai stato. Si tratta di una verità aberrante, che abbiamo continuato a nascondere agli occhi nostri e altrui, giustificando il carnefice, sperando che cambiasse e aspettando un miracolo, che invece non è mai avvenuto.
Nel percorso di salvezza che dobbiamo riservarci, l’unico e vero miracolo è iniziare ad amare noi stesse, con il medesimo slancio vitale e vigore, che avevamo impiegato per amare lui.
Quando ci siamo innamorate, pensavamo che per volare fosse necessario essere in due; ci mancava un’ala, che credevamo di trovare nel nostro partner. Oggi ci siamo guadagnate quel paio di ali e non ci serve più un amore per volare. Siamo ormai diventate colorate farfalle.
“Quando ti convincono che non hai le ali, finisci per crederci. Ma nessuno può impedire a una farfalla di volare”.