Lettera a Babbo Natale 2022

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Lettera a Babbo Natale!

 

Caro Babbo Natale, ci ho pensato.

Non voglio essere una di quelle donne ipocrite che chiedono la pace ne mondo, anche perché questo dovrebbe essere un desiderio di ognuno di noi, ma non voglio nemmeno esser una di quelle donne che alla domanda “che regalo vorresti per questo Natale” risponda “ma niente ci sono cose più importanti, non mi serve nulla” Perché sarei falsa, perché in fondo un pacchetto sotto l’albero tutto per me lo vorrei davvero.

Potrebbe essere qualsiasi cosa, anche un cioccolatino ma deve essere un pensiero per me…tutto mio….

Non sono neanche una da pentola a vapore o stirella, o solo da grandi griffe e nemmeno da foglioline. Che quelle mi sembrano un nuovo inganno…..

E non me ne vogliano le donne, quelle che, giustamente per loro, vorrebbero tutto questo.

Ma io, caro Babbo Natale, vorrei solo che tu possa riuscire a scacciare definitivamente i miei sensi di colpa.

Vorrei del tempo per me, tempo che non mi sembri rubato.

Desidero riconoscenza, quella riconoscenza che non mi faccia essere scontata.

E non mi frega più dell’anello che quello brilla e basta. 

A me incanta un uomo su cui contare e per cui conto, senza riti e salamelecchi.

A me piace il dolce. Quello che assaggio dal mio compagno perché sono a sempre a dieta. 

Desidero una parola regalata una sera in cui sono ubriaca d’amore. 

Desidero calzini puliti nel cassetto giusto.

Desidero sapere che chi arriva prima prepara la cena.

Desidero un posto in cui nascondermi quando non ne posso più. Che sia solo mio. In cui nessuno possa entrare. Proprio nessuno. In cui posso perdermi e ritrovarmi e poi perdermi ancora. Sai Babbo Natale, noi donne siamo impossibili, spesso facciamo tutto da sole.

Voglio silenzio, e ballare a piedi nudi. Che i tacchi io non li so portare.

Desidero portare le rughe al meglio che posso.

Desidero che non mi porti un vestito taglia 38, ma uno taglia 50 così mi posso sentire magra, magrissima.

Vorrei coraggio da vendere per sentirmi forte quando sono fragile.

Vorrei svegliarmi con un po’ di trucco che non sbavi dopo cinque secondi.

Vorrei uno specchio magico che inventi gli addominali anche su di me.

Una borsa piccola ma che sia grande da contenere tutto. Emozioni. Pianti. Paure. Salviette. Fazzoletti. Buon umore.

Caro Babbo Natale, avrei un’ultima richiesta da farti.

Forse la più importante.

Vorrei per ogni donna sulla terra uomini capaci di essere tali.

Che non picchino.

Che non demandino.

Che non opprimano.

Che non violentino.

Che non ci rubino la vita.

Lo so, hai molto lavoro da fare, ma noi abbiamo un’esistenza e una sola.

Non possiamo tanto girarci in giro.

Le donne muoiono davvero. A volte dentro e restano vive.

Nessun regalo stantio per noi.

Buttali nel cesso.

Regalali alla matrigna di Cenerentola.

Alla strega cattiva.

Al mago di Oz.

Ma non a noi.

Noi meritiamo di più di un bracciale o un anello che luccica.

Meritiamo di più. Le stesse opportunità dei nostri uomini.

Una vita che sappia d’amore e di rispetto. E che sia per sempre.

Quella sì che luccica, e sa di meraviglia. 

Cinzia